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Schei de mona

Questa settimana due fatti hanno sconvolto le cronache dal Veneto. Lunedì mattina una operazione della Procura Distrettuale della Repubblica a Venezia ha arrestato sei persone per reati contro la pubblica amministrazione. Si tratta di due ex sindaci, di un capo ufficio tecnico, un architetto, un importante costruttore e un manager della sanità privata. Sono accusati a vario titolo di aver preteso compensi per operazioni urbanistiche di cambio d’uso e di aver tentato di pilotare una gara d’appalto per assegnare la costruzione di una casa di riposo direttamente al costruttore. Siamo a Santa Maria di Sala, paesotto industriale a cavallo tra le province di Venezia e Padova. Queste naturalmente sono le accuse, tutte da dimostrare in sede di processo. Ma lo squarcio aperto dalle intercettazioni (sì,…

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La televisione, la politica, il Veneto

La Procura di Vicenza ha emesso un provvedimento cautelare che prevede, per un anno, il divieto di esercitare attività di impresa a Giovanni Jannacopulos, editore delle due principali emittenti televisive del Veneto, Antenna Tre Nordest e Rete Veneta. La decisione fa seguito alla denuncia presentata alcuni mesi fa dal direttore generale dell’Azienda sanitaria Pedemontana di Bassano del Grappa, Carlo Bramezza, il quale ha segnalato alla magistratura le pressioni e le minacce subite nell’esercizio delle sue funzioni da parte dell’editore televisivo. Avrebbe usato le sue televisioni per attaccare ripetutamente il manager, usando anche vicende personali, facendolo oggetto di una violentissima campagna di stampa. Le intercettazioni pubblicate dai giornali, oggi, mostrano con evidenza i tentativi di pressione dell’editore sulla politica locale, il “No” esclamativo di Luca Zaia…

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Lo spazio

Esiste uno spazio, tra il Partito Democratico e la destra, che va colmato. E credo sia bene che da quelle parti si diano velocemente da fare, accantonando vecchie ruggini e ambizioni personali. Uno spazio nuovo, non ispirato al passato, che la destra ha deciso di non occupare, trascinata dall’anti europeismo e dalle sirene del populismo. Perché questo è oggi la destra in Italia. Aver mandato a casa Mario Draghi – soprattutto in questo modo, pavido e vigliacco – è stato un grave errore: per l’Italia, soprattutto. Ma chi lo ha mandato a casa sono quattro partiti: M5S, Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia. Un po’ patetici i distinguo del giorno dopo. Questo è. Lo spartiacque per questo nuovo spazio sia l’Europa unita ed atlantica, il…

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A destino

Dove stavano andando, quella mattina, Carla, Salvatore, Umberto, Pietro, Lidia, Vittorio, Eleonora? Perché si trovavano alla stazione? Dov’erano diretti? Il 2 agosto 1980 una bomba esplose nella sala d’aspetto della stazione di Bologna, causando 85 vittime e numerosi feriti: il più grave attentato terroristico dal dopoguerra. Per questa strage sono stati condannati, in via definitiva, i neo fascisti Francesca Mambro, Valerio Fioravanti, Luigi Ciavardini, Paolo Bellini e Gilberto Cavallini. Quest’ultimo partì da Treviso a bordo dell’auto dell’ignara compagna, a conferma della centralità veneta di quella strategia inaugurata in piazza Fontana nel 1969. Perché dunque quelle persone che hanno perso la vita si trovavano alla stazione? Dov’erano diretti? Qual era la loro destinazione? Ora un progetto teatrale, molto bello, prova a completare quel viaggio sospeso. Si…

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Cancaro Attilio
Cancaro Attilio
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Cancaro Attilio

Nel mondo della cultura conosceva tutti, ma proprio tutti. E tutti conoscevano lui, che associavano spesso a quella piccola città che, se è diventata quel che è, lo deve senza dubbio anche a persone come lui. Attilio Zamperoni se ne è andato nel modo che meno avrebbe preferito, lontano da Asolo, paese che non aveva mai voluto lasciare nonostante le offerte professionali, specie nei tempi d’oro, non fossero mancate. Ma tutto sommato senza soffrire troppo, la cosa che un bonviveur come lui non avrebbe sopportato. Amico di musicisti e politici, critici e giornalisti, uomo dai grandi amori e dagli altrettanto grandi disamori, incapace di odio, gli era riconosciuta una simpatia che agli avversari faceva passar sopra ai suoi numerosi difetti. Tra i quali la sua…

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Porto Marghera tra declino e ripresa «Adesso serve una regia politica forte»Featured

La complessità di Porto Marghera è legata non solo al suo destino post industriale, ma anche a due elementi che la rendono «la più complessa» tra le aree di crisi industriale complessa italiane. L’affaccio sulla laguna e la contiguità con l’area metropolitana di Mestre. Attorno a questo nodo Ordine degli architetti, Fondazione degli Architetti, Museo M9 e Fondazione di Venezia hanno aperto una due giorni di studio dal tema «Esempi europei per Porto Marghera». A mettere in fila gli argomenti l’urbanista Andrea Rumor, che ha aperto i lavori dopo i saluti istituzionali. «L’ultima pianificazione sull’area di Porto Marghera è di quasi trent’anni fa, con l’inserimento del Parco scientifico Vega. Ora si interviene per tasselli, senza quella logica pianificatoria che è parte della storia di Porto…

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Se l’Europa si ferma a Cessalto

Può l’Europa delle merci e delle persone, alla vigilia della ripresa post pandemia, nel cuore di una delle regioni più industrializzate del mondo, fermarsi a Cessalto? È esattamente ciò che sta accadendo nell’imbuto dell’autostrada A4, nel tratto veneto tra San Donà di Piave e Portogruaro, dove manca la Terza corsia, e dove quasi ogni giorno si registrano incidenti, vittime, ritardi e disagi alla circolazione. Un canale di Suez su gomma dove basta la distrazione di un automobilista o di un camionista per fermare l’economia europea per mezza giornata. L’ennesima conferma ieri mattina: un tamponamento con tre autoarticolati, un autista bosniaco gravissimo in ospedale, quattro ore di stop dell’autostrada e altrettante d’inferno nella viabilità ordinaria dove resiste la mussoliniana Triestina. Perchè strade nuove, da allora, non ne sono state più fatte. E…

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